Mentre per alcuni il nome di Brahms è sinonimo di compositore sinfonico, autore di partiture tra le più celebri del XIX secolo, raffinato interprete del linguaggio dell’orchestra, amato da direttori e interpreti, che prediligono il vertiginoso Concerto per violino o il Requiem Tedesco, unico nel suo genere, e naturalmente la Prima Sinfonia, che il direttore d’orchestra Hans von Bülow salutò come la “decima” di Beethoven, altri, che guardano oltre il fascino del grande palcoscenico, considerano Brahms l’interprete più raffinato del mondo intimo della musica da camera e delle composizioni strumentali. Un compositore straordinario che consegnò alla musica da camera il suo io più autentico e intimo.
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